Argentina, scende l’inflazione, aumenta la povertà, stabile il consenso per Milei

Argentina, scende l’inflazione, aumenta la povertà, stabile il consenso per Mile
Ad aprile 2024, l’inflazione argentina è cresciuta “solo” del 8,8%, continua cosi il trend in discesa dell’indice dei prezzi, uno dei mali endemici dell’economia del paese. Si tratte di un effetto della terapia-shock adottata dal presidente Milei, di tagli alla spesa pubblica e controllo dell’emissione di moneta.  Alle buone performance macroeconomiche, aumento delle riserve internazionali, raggiungimento del pareggio di bilancio, si accompagna il peggioramento degli indici sociali, con una caduta dei salari reali, riduzione degli occupati e un deprezzamento del peso rispetto al dollaro. Sul piano del consenso, il governo Mieli continua a mantenere alti indici di approvazione, intorno al 48%, secondo un sondaggio di Opina Argentina. Lo scoglio principale per Milei è il rapporto con il Parlamento, dov’è in minoranza; la sua Ley Bases, un disegno di legge omnibus di riforme costituzionali che toccano gli ambiti socioeconomici, la ripartizione dei poteri, etc., è bloccata al Senato. Giovedì si è dimesso Nicolas Posse, il capo di gabinetto del consiglio dei Ministri, che nella legislazione argentina ha funzioni paragonabili a quelle di un primo ministro. Secondo El Pais si tratta di un nuovo segnale di difficoltà nella gestione del potere e nei conflitti interni al gruppo di potere intorno a Milei.

Fonte: CeSPI

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Redazione
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