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Attenzione l’ignoranza dei nostri politici IN ITALIA, affonda il diritto allo IUS SANGUINIS e alla CITTADINANZA ITALIANA.
Tullio Zembo
Lo vengo dicendo che i nostri politici NON capiscono che il problema “cittadinanza” sorge dalla loro IGNORANZA. E non capendo che la loro ignoranza é la CAUSA si genera una situazione FUORI CONTROLLO. E si possono commettere grossi errori politici!
Perché succede questo? perché é la LEGGE 91 del 92 che é SBAGLIATA. (ndr: legge 91 del 1992 é la “legge cittadinanza” definita, appunto, errata)
Il “grido di allarme” puó portare conseguenze nefaste per il DIRITTO alla CITTADINANZA. Proprio quando l’ ITALIA ha BISOGNO di RIPOLARE si lagna che sono molti i cittadini ITALIANI? IGNORANTI, riflettete. Per favore riflettete..per favore.
Che volete i cittadini AFRICANI? La vostra IGNORANZA ci seppellira!
Il grido d’allarme è partito dal sindaco di Val di Zoldo, Camillo de Pellegrin, che in segno di protesta ha esposto sulla facciata del municipio una bandiera brasiliana. Ma le 150mila domande di riconoscimento della cittadinanza inoltrate da brasiliani discendenti da avo italiano emigrato in Paesi in cui vige lo «ius soli» stanno ingolfando tutti i Comuni del Veneto, soprattutto i più piccoli. A Tribano, nel Padovano, «l’Anagrafe sta scoppiando», Valdastico sbriga 100 pratiche l’anno a fronte di 1.300 abitanti, Treviso e Vicenza ricevono decine di istanze a settimana, così come altri Comuni bellunesi (Borgo Valbelluna, Sospirolo, Limana, Soverzene, Lozzo, Voltago, Alleghe, Agordo, Rocca Pietore, Canale d’Agordo, Tambre e Fonzaso), costretti ad assumere nuovo personale dedicato, a ridurre gli orari di apertura ai residenti o a pagare gli straordinari ai dipendenti affinché lavorino anche nel fine settimana.
L’Sos dell’Anci
«Tutto ciò pregiudica il normale funzionamento degli uffici di stato civile — conferma Carlo Rapicavoli, direttore di Anci Veneto, cui i sindaci hanno chiesto aiuto —. Con inevitabili ripercussioni sull’esecuzione degli adempimenti dei servizi demografici, nonostante ci si adoperi per rispettare le scadenze ordinarie ed evadere le richieste dei cittadini, che vantano pari diritti. Gli uffici demografici con le attuali disponibilità di personale a fatica possono far fronte al carico di loro competenza, non potendo, tra l’altro, essere succubi di minacce e diffide ad adempiere da parte di consulenti vari che hanno fatto di tali pratiche l’oggetto principale delle loro attività. E’ necessario un intervento normativo per disciplinare la materia, soprattutto evitando di far gravare sui Comuni un onere divenuto insostenibile»
foto il sindaco di VAL DI ZOLDO e l’entrata al comune con bandiera brasiliana, messa IRONICAMENTE, dal sindaco.Metteremo bandiere africane?