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Carè (Pd): una proposta di legge per il riacquisto della cittadinanza Italiana
ROMA\ – “Ho presentato una proposta di legge sulla riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza italiana, per gli ex cittadini italiani trasferitisi all’estero, nei due anni successivi a decorrere dalla data di entrata in vigore delle presenti disposizioni, così come previsto dalla legge del ‘92”. Ad annunciarlo oggi è Nicola Carè, deputato Pd eletto all’estero, che spiega: “gli obiettivi di piena integrazione e partecipazione, che hanno consentito alle nostre comunità di assumere posizioni di rilievo a livello professionale, economico, politico e istituzionale nelle società in cui sono state accolte, hanno comportato, negli anni precedenti all’entrata in vigore della legge del 5 febbraio 1992, n. 91, l’acquisizione per naturalizzazione della cittadinanza del Paese di residenza”.
“In molti casi – annota il deputato eletto in Australia – si è trattato di scelte condizionate dalla necessità di vedere riconosciuti e salvaguardati diritti civili come l’acquisto della propria abitazione o l’assunzione di un incarico politico oppure di un impiego pubblico”.
Secondo Carè “l’aspirazione al riacquisto della cittadinanza italiana merita particolari attenzione e tutela. Si tratta di ex cittadini italiani che esprimerebbero, attraverso la presentazione di una dichiarazione, la volontà tesa al riacquisto di una cittadinanza che possedevano e alla quale sono stati costretti a rinunciare per mantenere lo status civitatis del Paese dove ormai le nostre comunità italiane vivono e lavorano”.
“Poiché le procedure di riacquisto della cittadinanza rientrano già nelle competenze amministrative dei comuni e dei consolati, non si prevedono costi aggiuntivi per l’applicazione di questa proposta di legge”, sottolinea il deputato dem. “È una battaglia di orgoglio che dovranno concederci, lo dobbiamo ad una platea di anziani che aspirano almeno negli ultimi anni della loro vita ad essere riconosciuti nuovamente italiani”.
Ad oggi, conclude, “la proposta di legge è stata sottoscritta dai colleghi deputati Lorenzo Guerini, Piero Fassino, Piero De Luca, Ubaldo Pagano, Lia Quartapelle, Christian Di Sanzo, Fabio Porta, Toni Ricciardi, Mauro Berruto, Nicola Stumpo, Luciano D’Alfonso, Stefano Graziano, Marco Lacarra e Maria Stefania Marino”. (aise)