Case vuote in vendita?

In Italia circa 1 abitazione su 4 non è permanentemente occupata

La presenza di abitazioni non occupate permanentemente prevale nelle aree montane e nei comuni più distanti dai servizi essenziali. La provincia con la quota maggiore è Sondrio (56,1%) mentre quella minore si registra a Prato (7,8%).

Su 35,3 milioni di abitazioni, 9,6 non sono permanentemente occupate.
L’incidenza maggiore delle abitazioni non occupate si registra a Sondrio (56,1%), quella minore a Prato (7,8%).
Valori maggiori nelle zone ultraperiferiche (56,3%) e nella montagna interna (47%).
Scopri quante abitazioni non permanentemente occupate ci sono nel tuo comune.
Nel corso degli ultimi decenni si è assistito a uno spostamento progressivo – anche se non sempre lineare – della popolazione dalle aree interne verso le zone più centrali del paese, in cui sono presenti più servizi e più opportunità lavorative. Questo movimento incide su numerosi aspetti, uno dei quali la disponibilità di abitazioni. Da un lato infatti nelle zone più attrattive ci si trova di fronte a vere e proprie emergenze abitative, data la scarsità di case disponibili. Dall’altra, nelle aree più distanti dai poli, ci sono strutture non abitate oppure sfruttate come seconde case. Si tratta di temi centrali anche nell’ottica delle amministrazioni: a seconda di quanto le aree sono popolate e del tipo di locazioni presenti, possono predisporre in modo più o meno capillare i servizi, oltre ad ottenere diverse entrate di tipo economico.

Il censimento permanente offre una vista sulla condizione abitativa nel paese.

È utile quindi considerare in questo scenario quali sono le aree del paese in cui ci sono più case non abitate. Questi elementi sono definiti da Istat nel contesto del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, i cui dati più recenti sono relativi al 2021. Si fa riferimento quindi al concetto di abitazione permanentemente occupata, considerata come il luogo nel quale almeno un individuo ha la propria dimora abituale. Oltre alla rilevazione censuaria, è stato considerato dall’ente anche il registro statistico dei luoghi, in particolare nella sua parte relativa agli edifici e alle unità abitative. Si tratta quindi di una integrazione tra la rilevazione censuaria e le fonti amministrative disponibili.
Fonte Openpolis

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Redazione
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