Dopo Stoccolma, Meloni vola a Berlino

ROMA – È Berlino la seconda tappa che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha toccato oggi pomeriggio, dopo aver incontrato in mattinata il Premier svedese a Stoccolma.
In preparazione del Consiglio europeo straordinario della prossima settimana a Bruxelles, la Premier prosegue i colloqui con i leader europei per discutere della posizione italiana su due temi in particolare: economia e migrazione.
Italia e Germania, ha detto Meloni nelle dichiarazioni a margine dell’incontro, sono “due Nazioni legate da un rapporto bilaterale, di fatto esteso a quasi tutti i settori della vita pubblica e privata”, un legame “molto importante per entrambi”, alla luce di un “partenariato caratterizzato da una strettissima interconnessione economica, che rende le nostre due economie fortemente complementari ed entrambe fondamentali per l’economia europea”.
Ribadita l’identica posizione italiana e tedesca sul sostegno all’Ucraina, Meloni anche con Scholz ha parlato dell’importanza di sostenere “la competitività del sistema economico europeo”.
“Per noi è fondamentale raggiungere rapidamente una risposta europea che rafforzi la competitività delle nostre imprese”, ha confermato la Premier, che ha citato l’esempio degli Usa.
La posizione dell’Italia, ha ribadito Meloni, “è sicuramente di cautela sul tema della modifica del regime di aiuti di stato, nel senso che abbiamo tutti quanti anche bisogno di mantenere quello che in Europa si definisce il “level playing field”, cioè un livello di competitività che sia uguale per tutti”. Una “possibile soluzione” per il Governo italiano sarebbe “quella di una piena flessibilità dei fondi che sono stati già stanziati in questi anni” e che “sono già a disposizione degli stati”.
Una flessibilità che “consenta anche di utilizzare quelle risorse per affrontare le grandi sfide che ci sono state poste davanti. L’Italia, ad esempio, è fortemente impegnata sul tema della sicurezza energetica: noi come la Germania, quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina, abbiamo velocemente lavorato alla diversificazione delle nostre fonti di approvvigionamento. Abbiamo fatto, mi pare, entrambe un ottimo lavoro” che “l’Italia intende portare avanti”.
Il Governo, ha aggiunto la Presidente del Consiglio, “si sta concentrando particolarmente sulla cooperazione sul piano energetico soprattutto con i paesi della sponda sud del Mediterraneo, per rafforzare la capacità dell’Italia di svolgere un ruolo di hub di approvvigionamento di energia per sé e, conseguentemente, anche per l’Europa nel suo complesso. Il nostro obiettivo – ha sottolineato – è quello di assicurare nel breve periodo forniture di gas naturale, ma anche di diventare rapidamente uno snodo, ad esempio, per l’idrogeno verde”.
Sul fronte delle migrazioni, “la posizione italiana riguarda la necessità di operare con i Paesi di origine e di transito per contrastare con efficacia il traffico di esseri umani e affrontare i flussi il prima possibile”.
Come detto anche a Stoccolma, per l’Italia le prime bozze di lavoro del prossimo Consiglio europeo rappresentano “un buon punto di partenza, ma sarà importante il Consiglio operi con pragmatismo e concretezza, non solo perché è difficile contrastare i movimenti secondari se non si lavora sui movimenti primari”, ma anche “perché oggi, con la crisi internazionale in atto, la pressione migratoria pone anche, e forse soprattutto, una questione di sicurezza”, ha sostenuto Meloni, citando la presenza di immigrati del Sahel nella brigata Wagner.
Per l’Italia “è fondamentale essere sostenuta nella difesa dei confini esterni dell’Unione” e quindi occorre “una forte cooperazione con i Paesi di partenza e di transito” per contrastare il traffico di esseri umani, “ma anche per portare investimenti, lavoro, per garantire il diritto a non dover sfuggire dalle proprie terre, a non dover emigrare, per contrastare i fenomeni di povertà che sono alla base della instabilità di alcune Nazioni africane”.
L’Europa “ha le carte in regola per affrontare una stagione così complessa in politica estera”, ha detto ancora Meloni, che con Scholz ha riscontrato “forte sintonia di vedute sulla risposta all’aggressione russa dell’Ucraina” e sulla “collaborazione tra governi e imprese nella prospettiva della ricostruzione del Paese”.
“Siamo ovviamente consapevoli dell’importanza della vitalità del rapporto transatlantico, come dei tanti ambiti sui quali possiamo continuare a operare nell’ambito delle nostre economie”, ha concluso Meloni per cui l’incontro di oggi “è l’inizio di un lavoro che sicuramente sarà molto lungo”. (aise)

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Redazione
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