È così che la Cina cerca di introdurre lo yuan in America Latina per sostituire il dollaro

L’America Latina è diventata una regione importante per il governo di Xi Jinping ed è per questo che si muove strategicamente per generare accordi che stimolino la sua economia e il suo potere commerciale.Si sapeva precisamente che il governo argentino ha rinnovato questo venerdì 2 giugno l’accordo con la Cina attraverso il quale pagherà le importazioni dal gigante asiatico in yuan, nel quadro della politica per ridurre il deflusso di dollari e la caduta del riserve internazionali…La sottoscrizione anticipata di questo accordo di cambio con la People’s Bank of China (PBoC) è stata concordata durante un incontro tenuto dal ministro dell’Economia argentino, Sergio Massa, e dal presidente della Central Reserve Bank of Argentina (BCRA), Miguel Pesce , con il presidente dell’organo centrale cinese, Yi Gang.

Il rinnovo dell’accordo avviene per un periodo di tre anni e sale alla cifra di 130.000 milioni di yuan, che si traducono in oltre 18 milioni di dollari.

Questo viaggio è avvenuto tra i tentativi del governo argentino di contenere una massiccia vendita del peso che fa parte di un circolo vizioso nella crisi inflazionistica in Argentina, dove i prezzi sono aumentati per 12 mesi del 109% fino allo scorso mese di aprile nel bel mezzo di una grave carenza di dollari.
Per la Cina, pagare in yuan gli scambi con altri paesi è un’opportunità per continuare ad espandere l’uso globale della sua valuta, a scapito del dollaro USA.

Proprio la People’s Bank of China ha firmato questo tipo di accordi valutari con circa 40 paesi dal 2008 per promuovere l’uso internazionale dello yuan.Stati Uniti preoccupati per la Cina e le sue relazioni sempre più strette con l’America Latina
La Cina si sta avvicinando con sempre maggiore certezza all’America Latina, suscitando preoccupazione nel governo degli Stati Uniti per l’influenza sempre più netta che esercita nella regione.

Quasi 21 paesi dell’America Latina hanno aderito alla Belt and Road Initiative cinese, una politica iniziata nel 2013, con il mandato del presidente Xi Jinping, che consiste nel finanziamento di progetti infrastrutturali globali.a Belt and Road Initiative, come verrebbe tradotta in spagnolo o BRI, per il suo acronimo in inglese, è considerata un tassello centrale della politica estera del governo di Xi Jinping. Attraverso questo mega progetto viene proposto un nuovo concetto per le relazioni internazionali della Cina, basato sull’idea di “negoziare, costruire e condividere insieme”, basato sul libero scambio tra le nazioni.

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Redazione
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