Francesco: Papa Benedetto “fedele servitore” del Vangelo

ROMA – “L’inizio di un nuovo anno è affidato a Maria Santissima, che oggi celebriamo come Madre di Dio. In queste ore invochiamo la sua intercessione in particolare per il Papa emerito Benedetto XVI, che ieri mattina (sabato – ndr) ha lasciato questo mondo. Ci uniamo tutti insieme, con un cuore solo e un’anima sola, nel rendere grazie a Dio per il dono di questo fedele servitore del Vangelo e della Chiesa”. Così Papa Francesco ha introdotto ieri a San Pietro la preghiera dell’Angelus, il primo del nuovo anno, in cui ha ricordato il Papa Emerito scomparso il 31 dicembre scorso.
Nella giornata dedicata alla Solennità di Maria, Madre di Dio e alla celebrazione della 55ª giornata mondiale della pace, Bergoglio ha indicato nella Madonna, nella sua docilità e nel suo “prendersi cura” del figlio l’esempio da seguire in questo 2023 appena iniziato.
“Come tutte le mamme, Maria porta nel suo grembo la vita e, così, ci parla del nostro futuro. Ma allo stesso tempo – ha detto il Papa – ci ricorda che, se vogliamo davvero che il nuovo anno sia buono, se vogliamo ricostruire speranza, occorre abbandonare i linguaggi, i gesti e le scelte ispirati all’egoismo e imparare il linguaggio dell’amore, che è prendersi cura”.
Un “prendersi cura” che “è un linguaggio nuovo, che va contro i linguaggi dell’egoismo”, ha sottolineato Francesco: “celebrando oggi la Giornata Mondiale della Pace, riprendiamo consapevolezza della responsabilità che ci è affidata per costruire il futuro: davanti alle crisi personali e sociali che viviamo, davanti alla tragedia della guerra, “siamo chiamati a far fronte alle sfide del nostro mondo con responsabilità e compassione”. E – ha sottolineato – possiamo farlo se ci prendiamo cura gli uni degli altri e se, tutti insieme, ci prendiamo cura della nostra casa comune”.
“In questo giorno, che San Paolo VI volle dedicare alla preghiera e alla riflessione per la pace nel mondo, sentiamo ancora più forte, intollerabile il contrasto della guerra, che in Ucraina e in altre regioni semina morte e distruzione”, ha detto ancora il Pontefice. “Tuttavia non perdiamo la speranza, perché abbiamo fede in Dio, che in Gesù Cristo ci ha aperto la via della pace. L’esperienza della pandemia ci insegna che nessuno può salvarsi da solo, ma che insieme possiamo percorrere sentieri di pace e di sviluppo. Nel mondo intero, in tutti i popoli sale il grido: no alla guerra! No al riarmo! Le risorse – l’auspicio del Papa – vadano allo sviluppo: salute, alimentazione, educazione, lavoro”.
Quindi, gli auguri di buon anno ai fedeli, al Presidente Mattarella e alla Premier Meloni: “a tutti voi qui presenti e a quanti seguono attraverso i media rivolgo i migliori auguri per il nuovo anno. Viva gratitudine esprimo al Presidente della Repubblica Italiana, Onorevole Sergio Mattarella, invocando prosperità per il popolo italiano; con gli stessi auguri anche per il Presidente del Governo”.
“A tutti – ha concluso – auguro buona domenica e buon anno. Non dimenticatevi di pregare per me”. (aise)

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Redazione
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