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I primi giorni di Tajani alla Farnesina
ROMA Nuovo Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani sabato è arrivato alla Farnesina. Accolto dal Segretario Generale Ettore Sequi, il neo ministro del Governo Meloni ha incontrato il suo predecessore, Luigi Di Maio, per il passaggio di consegne.
Come annunciato già dalla sua nomina, il Ministro come suo primo atto ufficiale ha telefonato al collega ucraino, Dmytro Kuleba, per confermare il “forte e totale sostegno” del Governo italiano all’indipendenza e alla libertà dell’Ucraina.
Ieri, invece, Tajani ha avuto il primo colloquio telefonico con l’Alto Rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell. In questa occasione, riporta il Ministero, è stato ribadito come l’Ue sia “punto di riferimento fondamentale per Italia”. Insieme, Tajani e Borrell hanno concordato di lavorare insieme per “affrontare le sfide globali e per una pace giusta in Ucraina”.
Romano classe ’53, laureato in Giurisprudenza, Ufficiale dell’Aeronautica Militare e giornalista professionista, Antonio Tajani è stato uno dei fondatori di Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi.
Nella fila del partito di Berlusconi ottiene la carica, nel 1994, di Europarlamentare, poi ancora nel 1999 e di nuovo nel 2004, nel 2014 e nel 2019. Frattanto, nel 1996 viene sconfitto alle elezioni politiche dal candidato dell’Ulivo, Giuseppe Alveti, e viene sconfitto al ballottaggio, nel 2001, alle elezioni a Sindaco di Roma dal candidato dell’Ulivo, Walter Veltroni, restando però nel consiglio comunale. Abbandona nel 2008 Strasburgo per prendere il posto di Frattini nella Commissione Barroso I. Nel 2009 entra nuovamente nel gabinetto Barroso II diventando Commissario Europeo all’Industria e al Turismo. Nel 2014 abbandona la Commissione europea ma rimane in Europa, eletto ancora una volta a Strasburgo sempre per Forza Italia, del quale diventa vicepresidente con un record di voti. Nel 2017 diventa Presidente del Parlamento, primo italiano a ricoprire la carica dopo 38 anni di assenza. Nel 2019 è stato rieletto al Parlamento Europeo. Dal 2021 è coordinatore unico nazionale di Forza Italia. (aise)