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Il turismo delle radici Fantozzi lo definirebbe con la sua celebre frase…
Tullio Zembo
Il problema in Italia é che turismo cresce. E si inventano il TURISMO DELLE RADICI. I difensori ci dicono appunto che distribuisce “spalma” il turismo…ma? Direbbe mio nonno “che vi siete bevuti?” Io sono in contatto sempre cogli “italiani” all’estero e quando per lavoro chiedo “di dov era il tuo avo?” Nessuno o molto pochi lo sanno. E comunque pensate che se uno riuscisse ad andare non andrebbe nei posti sacri del nostro turismo? E se anche andasse dai “nonni” sarebbe un viaggetto e ritorno in serata… Il turismo delle radici, chiedetevi “a chi serve?” . Io, anzi molti di noi giá sappiamo a chi serve. Vergogna.
Come con il voto estero, la cittadinanza, corsi di laurea inaugurati, il piano Fenix, il CGIE i comites credo, ed é una mia opinione, ci pigliano in giro.
Noi in ITALIA sappiamo qual é la frase di Fantozzi senza che la ripeta nel pieno della sua forza espressiva….È una caga…pazzesca.
Ci sarebbe da ridere se non fosse un disastro per noi italiani, IN ITALIA e all estero. OVVIO il danno é a tutti e di tutti noi. In Italia e all estero.
Spero si cancellino tutti gli errori e si cominci a ragionare. Prima cancellate tutte le scemenze che fanno danno ogni giorno che passa, poi cominciamo a pensare.
Nel 2023 il turismo italiano ha toccato il record storico, con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze nelle strutture ricettive. Si tratta, secondo i dati di Istat e ministero, dei valori più elevati di sempre nelle rilevazioni sul turismo, superiori quindi ai livelli pre-pandemici del 2019: 3 milioni di arrivi in più (+2,3%) e +14,5 milioni di presenze (+3,3%). Rispetto al 2022 si stima una crescita degli arrivi del 13,4% e delle presenze del 9,5%. La componente straniera torna a prevalere su quella domestica con il 52,4% delle presenze.
Detto questo a voi la parola politichetti…dite la vostra che io ho detto la mia.❤️