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ITALIA: ZES Zone economiche speciali: di cosa si tratta?
Cosa sono le ZES : requisiti e benefici previsti per “zone economiche speciali” introdotte dal Decreto Sud, DL. n. 91 2017. Dal 2024 ZES unica per il SUD, modificato nel gennaio 2014 ha creato un porto sicuro per le imprese che dall’ estero vogliono entrare. Anche dall’ estero.
Il D.L. 91/2017 , cd. Decreto Sud volto a favorire la crescita economica nelle aree del Mezzogiorno ha introdotto due misure principali :
1) la misura denominata Resto al Sud per l’imprenditoria giovanile
2) il nuovo concetto di Zona economica speciale, c.d. ZES, che individua zone del paese collegate ad una area portuale, destinatarie di importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative, che consentano lo sviluppo di imprese già insediate e che si insedieranno, attraendo anche investimenti esteri.
Le principali caratteristiche di una ZES sono:
deve essere istituita all’interno dei confini statali, in una zona geografica chiaramente delimitata e identificata.
può essere composta anche da aree territoriali non direttamente adiacenti, purché abbiano un nesso economico funzionate .
deve comprendere un’area portuale, collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN- T), con le caratteristiche stabilite dal regola-mento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2013.
ZES quali sono – ZES unica 2024
Il decreto Sud aveva previsto inizialmente la creazione di 5 ZES in altrettante Regioni meridionali (Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata e Puglia) stanziando circa 200 milioni di euro, per gli anni 2018- 2020 .
Ulteriori stanziamenti e agevolazioni sono seguiti negli anni successivi.
Attualmente risultano istituite le seguenti Zone Economiche Speciali:
ZES Abruzzo – ZES Calabria –
ZES Campania –
ZES Ionica Interregionale Puglia-Basilicata –
ZES Sicilia Orientale –
ZES Sicilia Occidentale –
ZES Sardegna.
ATTENZIONE come avvertito ad inizio articolo, il Decreto Sud n. 124 del 19.09.2023 ha istituito a partire dal 1° gennaio 2024 la Zona economica speciale per il Mezzogiorno, la c.d. “ZES unica”, che comprende i territori delle regioni:Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.Tra le novità si prevede l’istituzione di un portale web della ZES unica che fornirà tutte le informazioni sui benefici riconosciuti alle imprese nella ZES unica e garantirà l’accessibilità allo sportello unico digitale, S.U.D ZES.
ZES unica 2024 per il mezzogiorno per maggiori dettagli
L’intera documentazione normativa di supporto è reperibile nel sito del Dipartimento per le politiche di coesione.
Requisiti e agevolazioni per le ZES
Le condizioni fissate per il riconoscimento delle agevolazioni alle ZES sono principalmente due:
le imprese devono mantenere le attività nella ZES per almeno cinque anni successivi al completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti, e
non devono essere in liquidazione o in fase di scioglimento.
I benefici previsti comprendono agevolazioni fiscali e semplificazioni degli adempimenti, sia per le nuove imprese che per quelle già esistenti nella ZES:
E’ prevista inoltre l’applicazione , in relazione agli investimenti effettuati nella ZES, del credito d’imposta di cui all’articolo 1, commi 98 e seguenti, della legge 2015, commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti.
Vedi per approfondire Zone ZES 8 milioni di euro per le infrastrutture
Credito di imposta ZES chiarimenti delle Entrate
ZES come sono gestite ?
Ciascuna ZES viene istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, su proposta della regione interessata, corredata da un piano di sviluppo strategico.
La regione formula la proposta di istituzione della ZES, indicando le caratteristiche dell’area identificata.
Il soggetto per la gestione dell’area ZES è un Comitato di indirizzo composto dal Presidente dell’Autorità Portuale, che lo presiede, da un rappresentante della Regione e da un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri. Ai membri del Comitato non spetta alcun compenso o indennità di carica. Il Comitato di indirizzo si avvale del Segretario Generale dell’Autorità portuale per l’esercizio delle funzioni amministrative.
Il soggetto gestore deve assicurare, in particolare:
– gli strumenti che garantiscano la piena operatività delle aziende presenti nella ZES;
– l’utilizzo di servizi sia economici che tecnologici nell’ambito ZES;
– l’accesso alle prestazioni di servizi da parte di terzi.
Il soggetto gestore può anche autorizzare la stipula di accordi o convenzioni con banche ed intermediari finanziari.