La celebre opera in cui Klimt sintetizza la vita e la morte è stata attaccata con un liquido nero

Questa volta l'”attacco” degli attivisti contro la crisi climatica è stato all’opera del celebre pittore austriaco nel Museo di Vienna per denunciare “i nuovi pozzi di petrolio e gas sono una condanna a morte per l’umanità”.

Attivisti contro la crisi climatica hanno spruzzato con un liquido nero l’iconico dipinto “Morte e vita” del pittore austriaco Gustav Klimt nel Leopold Museum di Vienna, per denunciare che “i nuovi pozzi di petrolio e gas sono una condanna a morte per l’umanità”.

Le immagini dell’attentato all’opera di Klimt sono sconvolgenti: vi si vedono una ragazza e un ragazzo che spruzzano sulla vernice un liquido nero, e mentre gli addetti alla sicurezza allontanano l’uomo dalla scena, la donna appoggia la mano contro il vetro che copre la scatola, concedendoti più tempo per attirare l’attenzione e denunciare che “i nuovi pozzi di petrolio e gas sono una condanna a morte per l’umanità”.

Parlando con l’agenzia di stampa AFP, il portavoce del museo Klaus Pokorny lo ha detto”I restauratori stanno lavorando per determinare se il dipinto, che è protetto da un vetro, sia stato danneggiato”.

“La morte e la vita” è un dipinto iconico di Klimt che simboleggia i due grandi misteri dell’esperienza : da un lato, la morte, il teschio vestito di stracci blu e viola, ricamato con croci, dall’altro, gli esseri umani (donna, maschio, anziano, bambino) che si abbracciano e si invischiano nel senso della vita, con quell’estetica particolare del pittore austriaco tra colori e pelli dorate.
L’ attentato è stato rivendicato dal gruppo La Ultima Generación , che ha postato sulle proprie reti: “I nuovi pozzi di petrolio e gas sono una condanna a morte per l’umanità. Chiedono anche “misure immediate” contro la crisi climatica, chiedendo di ridurre i “milioni tonnellate di CO2 all’anno nella sola Austria”.

attacchi nelle ultime settimane

Nelle ultime settimane, gli attivisti ambientalisti hanno preso vari musei come base operativa per i loro proclami, attaccando le opere d’arte per allertare l’opinione pubblica sul riscaldamento globale. Tra le persone colpite dagli attentati ci sono due opere di Goya al Museo del Prado di Madrid , i “Girasoli” di Van Gogh a Londra e un dipinto di Claude Monet , a Potsdam, vicino a Berlino.

A seguito degli attentati, importanti musei internazionali come il Prado, il Louvre di Parigi o il Guggenheim Museum di New York, la scorsa settimana si sono dichiarati “profondamente scioccati” dalla minaccia contro opere “insostituibili”.

Continua a seguirci e a ricevere gli ultimi aggiornamenti attraverso i nostri social!
Redazione
Redazione