“La schiuma dei giorni”: la Galleria Eugenia Delfini apre a Roma con la mostra di Roberta Mariani

Galleria Eugenia Delfini è lieta di annunciare la sua prossima apertura, mercoledì 19 ottobre, alle ore 18.00, in via Giulia 96, con l’inaugurazione della prima mostra personale di Roberta Mariani a Roma.
La mostra, il cui titolo, “La schiuma dei giorni”, è stato preso in prestito dal romanzo di Boris Vian, è accompagnata da un testo critico di Gianni Garrera e presenta una serie di lavori pittorici e scultorei attraverso cui l’artista investiga la piega come concetto da cui partire per generare spazi tridimensionali.
La serie pittorica, realizzata su carta con pigmenti, polvere di grafite e spray, presenta trame astratte, giochi di forza e matasse elastiche. Queste tessiture di percorsi irregolari si articolano su diversi piani e assomigliano a dei paesaggi o come direbbe Gilles Deleuze a uno “stagno di materia nel quale vi sono diversi flutti e onde”. Circondati da queste tele si ha la sensazione di essere di fronte a delle visioni organiche (e talvolta virtuali) in cui il segno germoglia e allo stesso tempo si espande e si contrae come un respiro. Le sculture, anch’esse lavorate con pigmenti e stratificazioni di pennellate, sono carte piegate le cui curvature e piegature danno forma a corpi, resti di pelli o di fossili primordiali.
Quando Deleuze approfondisce la piega come tratto distintivo del barocco scrive che, secondo lo storico dell’arte Heinrich Wölfflin, uno dei suoi tratti materiali consiste nella “tendenza della materia a travalicare lo spazio”. Il lavoro di Mariani tenta davvero di fare questo: di andare oltre lo spazio circoscritto dell’opera per generare mondi atemporali e visioni fantasmagoriche in cui tutto nasce e muore continuamente.
Come sottolinea Gianni Garrera, “Roberta Mariani ottiene l’equivalenza equivoca tra gli intrichi che dipinge e le pieghe di una corteccia e quelle di un broccato, tra i corrugamenti di un calcare e le grinze di un tessuto. Mariani insegna che tratti, segni, merlettature, schiume, tracciati filanti della pittura sono Natura, sono già in sé vegetazione, famiglia di erbe, mineralità, pertanto la pittura non ha il compito di imitare la Natura ma di essere essa stessa Natura e di seminarsi e gemmare sul terreno del dipinto”.
Roberta Mariani (1972) è una artista visiva di base a Roma che si è formata presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e quella di Granada. Dopo aver studiato pittura, scenografia e tecniche dell’incisione, ha lavorato per diversi anni come restauratrice e decoratrice pittorica. Questo lavoro, che spesso ancora svolge, le ha permesso di rielaborare l’universo cromatico dei maestri del passato, soprattutto del Trecento e Quattrocento e di farne uso quotidiano nella sua pratica artistica. Mariani, infatti, predilige i pigmenti e la polvere di grafite ai colori già preparati ma, nonostante ciò, i suoi soggetti sono per lo più astratti e hanno un’estetica viva e contemporanea.
Mariani inizia il suo percorso artistico solo nel 2014 producendo principalmente lavori pittorici e scultorei su carta. Negli ultimi anni ha partecipato ed esposto in personali e collettive in musei ed istituzioni nazionali ma dal 2018, anno in cui ha preso lo studio all’ultimo piano dell’Ex Pastificio Cerere di Roma, si è dedicata principalmente alla sperimentazione e alla ricerca.
La sua mostra alla Galleria Eugenia Delfini sarà aperta al pubblico sino al 15 gennaio 2023.

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Redazione
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