Manovra, reddito ancora nel mirino, il Pos scende a 30 euro

Si terrà domani, secondo quanto sui apprende da fonti parlamentari, un nuovo vertice di maggioranza con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La caccia alle risorse, col reddito di cittadinanza sempre nel mirino, e i tempi strettissimi di esame complicano la partita della manovra.

Un nuovo vertice di maggioranza con Giorgia Meloni
È il viceministro Francesco Paolo Sisto a parlare della possibilità che nella pace fiscale venga inserita anche la previsione per cui chi salda il conto con il fisco possa vedere estinti i “reati formali” come l’omessa dichiarazione. Il tutto pagando una sanzione e senza che vi sia la possibilità di includere le frodi. Un’ipotesi che fa, però, andare su tutte le furie l’opposizione che in commissione Bilancio alla Camera va all’attacco. Il sottosegretario Federico Freni prova a gettare acqua sul fuoco invitando a discutere dei “testi depositati” piuttosto che delle dichiarazioni.

Nuove proposte per il Reddito di Cittadinanza
Intanto, il Reddito di Cittadinanza torna nel mirino della maggioranza: è lo stesso relatore della manovra, Roberto Pella, a parlare della possibilità di una riduzione a 7 mesi del Reddito, il che consentirebbe di liberare altri 200 milioni da aggiungere alla dote per le modifiche. La ministra Marina Calderone difende la misura: “Non si lavora a nessuna stretta sul reddito“.

Diversi emendamenti, però, vertono su questo punto: c’è quello della Lega che blocca il reddito agli under 29 che non facciano corsi di formazione, la proposta del Terzo Polo di cancellare il beneficio per gli under 40 senza figli. Ma resiste anche la richiesta di Noi Moderati di introdurre un bonus alle imprese che assumono dopo 6 mesi i percettori del reddito e quella targata FdI che chiede che la parte relativa all’affitto del reddito vada ai proprietari. La stessa premier sottolinea la necessità che il Parlamento “si muova con rapidità pur nel rispetto delle sue prerogative che io ho sempre difeso”. Intnato, il Governo è impegnato a mettere a punto gli emendamenti che dovrebbero arrivare in Commissione per sciogliere gli ultimi nodi. Tra questi anche quello del superbonus con la proroga per la presentazione della Cilas, che alla fine dovrebbe entrare in manovra.

Riduzione della soglia di utilizzo del POS

Sembra, poi, destinata a scendere a 30 euro la soglia oltre la quale scatta la multa se si rifiuta di far utilizzare ai clienti il POS. Sarebbe sempre più probabile, inoltre, l’inserimento in manovra della misura, avanzata in primis dalla Cisl, di allentamento della stretta sulle rivalutazioni delle pensioni alzando la soglia degli assegni indicizzati al 100% da 4 a 5 volte il minimo. Quasi scontato, ormai, anche il sì all’innalzamento delle pensioni minime, fortemente voluto da Fi, a 600 euro per gli over 75. Tra le nuove misure che potrebbero entrare, infine, un fondo per abbattere gli affitti per gli studenti fuori sede con famiglie con ISEE non superiore a 20mila euro. E, sempre sul fronte famiglia, l’adeguamento dell’assegno unico all’inflazione.

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Redazione
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