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Mattarella: quelle di oggi non sono sfide che nessun Paese può affrontare da solo
ROMA- È proseguita a L’Aja la visita di stato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella da ieri nei Paesi Bassi. Accompagnato dal Ministro degli esteri Antonio Tajani, il Capo dello Stato oggi ha incontrato il Primo Ministro olandese Mark Rutte con cui si è intrattenuto ad una colazione di lavoro.
Una “occasione conviviale”, ha detto Mattarella, “che è un segno di amicizia, è un segno di approfondimento, di scambio ulteriore di conoscenze e di idee su temi avanzati, come la tecnologia ambientale e quella spaziale. Sono due settori in cui Paesi Bassi e Italia presentano eccellenze di avanguardia e in cui la collaborazione è particolarmente importante”.
Essa, ha aggiunto il Capo dello Stato, “si inquadra nel saldo rapporto di amicizia che, come lei ha cortesemente ricordato, intercorre tra i Paesi Bassi e l’Italia. E che si sviluppa nel rapporto bilaterale, con un’intensità di collaborazione sotto ogni profilo, quello politico, quello economico, quello culturale, quello sociale. La vicinanza – ha osservato Mattarella – che avvertono i nostri concittadini reciprocamente, le comunità di olandesi in Italia e di italiani nei Paesi Bassi, particolarmente i tanti giovani che vengono a studiare e a sviluppare esperienze nei Paesi Bassi, considerato un Paese all’avanguardia: tutto questo fa sì che il nostro rapporto bilaterale sia un rapporto di vera, sincera, franca, concreta amicizia che si sviluppa nel tempo, in maniera crescente. E, tra l’altro, si sviluppa anche nell’ambito del comune impegno nell’Unione europea”.
Ricordato che Paesi Bassi e Italia sono tra i Paesi fondatori dell’Unione, Mattarella ha aggiunto: “non dimentico che nella Conferenza di Messina del 1955 – che seguì il fallimento della Comunità europea di Difesa dell’anno precedente – fu il Ministro degli esteri dei Paesi Bassi a sollecitare che si passasse dalla comunanza di carbone e acciaio alla comunanza di ogni settore economico, con un mercato comune. E dopo due anni nei Trattati di Roma sì aprì questa dimensione generale con il Trattato del mercato comune e quello dell’energia atomica. E non dimentico che qui, nei Paesi Bassi, a Maastricht, vi è stata, trent’anni addietro, questa grande svolta dall’Unione europea”.
Paesi Bassi e Italia “sviluppano questa collaborazione anche nell’ambito dell’Alleanza atlantica, con una solida convinzione dell’importanza del rapporto transatlantico per l’equilibrio mondiale e per l’interesse dell’Europa”.
Si tratta, ha ricordato ancora Mattarella, di un rapporto riscontrabile anche nelle varie sedi multilaterali: “la nostra collaborazione, nell’alternanza nel Consiglio di sicurezza dell’Onu, qualche anno addietro, è stata esemplare. È stato importante – per noi di grande valore e lo apprezziamo molto – il sostegno che i Paesi Bassi hanno assicurato alla presidenza italiana del G20 l’anno passato. Tutto questo fa sì che noi facciamo riferimento, in queste attività comuni, ai valori comuni che ci ispirano. E alle prospettive comuni che avvertiamo, nel futuro, nell’ambito dell’Unione europea”.
“Questo – ha evidenziato il Capo dello Stato – richiede da parte nostra una grande consapevolezza che le sfide che si affrontano richiedono un impegno comune dei Paesi dell’Unione. Non sono sfide che alcun Paese da solo possa affrontare. Sono sfide che soltanto l’Unione, nel suo complesso, può affrontare, contribuendo così, come grande soggetto politico internazionale, all’equilibrio mondiale secondo i valori che ci ispirano: di pace, di collaborazione, di benessere e multilateralismo nell’arena internazionale”.
Ciò, ha proseguito, “fa sì che la nostra comune ispirazione trovi sempre maggiore applicazione nei vari settori che si presentano. Quello dello spazio e della transizione ambientale rappresentano due di queste dimensioni in cui è indispensabile procedere. E la nostra collaborazione in questi campi è davvero di grande rilievo. Nello spazio, dove, con molto rammarico, iniziamo a vedere che, da un ambito di collaborazione scientifica globale, rischia di diventare un ambito di competizione militare; e la ricerca nella categoria spaziale è particolarmente importante per riaffermare il primato della scienza in questa direzione. Così come è importante la tecnologia ambientale per la sfida ecologica che tutti abbiamo di fronte e che, insieme ad altre attività, dovrebbe riprendere la posizione di primaria importanza nel confronto internazionale che, in questo momento, la sciagurata guerra di aggressione della Russia all’Ucraina sta ponendo in secondo piano, sta abbassando come intensità”.
“Tutto questo sottolinea quanto i nostri Paesi siano sinceramente amici e avvertono anche la responsabilità di essere fondatori dell’Unione europea. E di avere sulle spalle, sulla propria responsabilità, anche il momento, lo sviluppo e la crescente attività in comune dell’Unione per queste sfide globali che vi sono, come quella di rendere sempre più l’Unione una vera casa comune, ispirata ai valori su cui si fonda. Perché – ha sottolineato Mattarella – l’Unione non è una comunità di meri rapporti economici ma è una comunità di valori, di Stato di diritto, di diritti umani” e ciò, ha concluso, “richiede naturalmente una consapevolezza crescente delle conseguenze di questi principi”. (aise)