Porta Fabio, deputato (Pd): con Lula vincono democrazia, giustizia sociale e sostenibilità

“Grazie al voto di oltre sessanta milioni di brasiliani Luiz Inácio Lula da Silva è stato nuovamente eletto Presidente di una delle più grandi democrazie del mondo, il più grande Paese dell’America Latina. Due punti percentuali e due milioni di voti: una vittoria chiara ed inequivocabile ma che ci trasmette l’immagine di un Paese diviso, geograficamente e socialmente”. Questo il commento del deputato del Pd eletto in Sud America, Fabio Porta.
“Al Presidente Bolsonaro – ha aggiunto ancora il deputato dem -, che aveva ripetutamente messo in discussione l’equilibrio democratico tra i poteri dello Stato, alimentando atteggiamenti intolleranti da parte dei suoi seguaci più fanatici e favorendo il dilagante uso delle armi in circolazione, il Presidente Lula risponde con un “deponiamo le armi” all’insegna della pacificazione morale di una nazione profondamente divisa dall’odio e dalla violenza politica”.
“Intorno alla difesa della democrazia e della Costituzione nelle ultime settimane si è consolidata in Brasile una ampia alleanza democratica tra leader politici, movimenti e partiti che pur da diversi punti di vista e matrici ideologiche diverse hanno puntato sull’ex dirigente dei metalmeccanici di Sao Bernardo do Campo per restituire al Brasile un clima di pieno rispetto dei principi democratici – ha spiegato ancora Porta -. Dopo avere conquistato, con il fondamentale contributo dei governi di Fernando Henrique Cardoso prima e dello stesso Lula poi, uno spazio centrale sulla scena internazionale, il Brasile di Bolsonaro era tornato ad avere un ruolo marginale sia a livello regionale che mondiale. Anche per questo il successo di Lula è stato salutato in tutto il mondo con grande speranza ed entusiasmo”.
“L’enfasi con la quale il neoeletto Presidente ha parlato della difesa dell’ambiente e dell’Amazzonia sono significative a questo proposito, rispondendo ad una delle grandi aspettative della comunità internazionale – ha evidenziato ancora Porta -. Ma è sulla ripresa del processo di crescita, sviluppo e redistribuzione della ricchezza che si giocherà la prossima presidenza del Brasile. Determinante sarà anche il ruolo dell’ex avversario di Lula e attuale suo Vice, Geraldo Alckmin, che dovrà aiutare il Presidente a rassicurare mercati e ceto medio oggi scettici e soprattutto facilitare un dialogo con un Parlamento oggi prevalentemente ostile al nuovo inquilino del Palazzo dell’Alvorada”.
Per concludere, Porta ha ricordato anche come “l’Italia ha sempre amato il Brasile, e questo anche in funzione della presenza in questo grandissimo Paese del più alto numero di italo-discendenti al mondo. Continueremo a lavorare per rendere sempre più stretti e proficui i rapporti tra i nostri due Paesi, per rendere omaggio alla grande epopea della nostra emigrazione in Brasile e puntare sul successo di un rapporto che non può che apportare benefici e vantaggi ai nostri popoli fratelli e al mondo intero”. (aise)

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Redazione
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