Spid e servizi consolari: il rinvio nel Milleproroghe

ROMA – Ancora un rinvio per l’uso obbligatorio dello Spid per l’accesso ai servizi consolari. Lo prevede il decreto Milleproroghe, al momento all’esame del Senato, all’articolo 13, comma 1, che recita:
“1. All’articolo 14, comma 2, del decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2021, n. 21, le parole: “ Per gli uffici all’estero del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale” sono sostituite dalle seguenti: “ Per i servizi in rete del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale rivolti ai cittadini all’estero” e le parole: “ al 31 dicembre 2022 e al 31 marzo 2023” sono sostituite dalle seguenti: “ al 31 dicembre 2023 e al 31 marzo 2024””.
Grazie alla proroga, dunque, fino al 31 marzo 2024, i cittadini residenti all’estero potranno continuare ad accedere ai servizi consolari in rete, senza impiegare lo SPID o la Carta d’identità elettronica.
Il portale per i servizi consolari Fast It potrà quindi continuare a essere utilizzato per trasmettere le richieste di iscrizione in AIRE e per usufruire delle altre funzionalità anche con credenziali tradizionali.
Il decreto – che deve essere approvato dal Parlamento – prevede un’ulteriore proroga del termine inizialmente previsto al 31 dicembre 2022 relativamente all’impossibilità delle Pubbliche Amministrazioni di rilasciare o rinnovare credenziali per l’identificazione e l’accesso dei cittadini ai propri servizi in rete, diverse da SPID, CIE e CNS; questo termine è stato ora esteso di altri 12 mesi, dunque fino al 31 dicembre 2023.
I connazionali che sono in possesso di credenziali rilasciate prima del 31 dicembre 2023 potranno continuare a utilizzarle fino al 31 marzo 2024 per accedere ai servizi in rete. (aise)

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Redazione
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