Stati Uniti: l’Italia al 1° posto nell’incoming degli studenti

ROMA – Sono state pubblicate dall’Institute of International Education, con il supporto del Bureau of Educational and Cultural Affairs of the U.S. Department of State, le statistiche dell’anno accademico 2020/2021 relative al flusso studentesco USA. E per la prima volta nella storia dello Study Abroad, l’Italia si colloca al 1° posto mondiale nell’incoming studentesco statunitense.
Tale primato, riferendosi al drammatico periodo pandemico, induce a una soddisfazione per quanto moderata, alla luce di un 1° posto conquistato con appena 2.193 studenti, comunque meritata per essere stato il sistema Study Abroad italiano, agli occhi dei colleghi d’oltreoceano e nonostante l’emergenza, ritenuto pienamente affidabile con l’alta percentuale del 15,1% – su un totale di 14.549 coraggiosi studenti nordamericani – che ha creduto nell’accoglienza italiana.
“Per quanto la velocità dei tempi attuali porti a dimenticare, il pensiero ritorna a quei momenti drammatici in cui il sistema Study Abroad italiano, duramente provato e inizialmente smarrito, ha saputo rimboccarsi le maniche e lottare per attuare le migliori condizioni (ossia i protocolli di sicurezza) per accogliere gli studenti stranieri”, commenta Eduitalia.
Proprio Eduitalia ha ricordato poi il notevole il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Washington, alla quale aveva rivolto accorati appelli in un periodo in cui gli studenti erano tra le poche categorie di cittadini autorizzati a viaggiare; il riferimento ai determinanti voli Covid Free, ai dialoghi per l’allentamento del livello 4, alle rassicurazioni che, anche nei periodi della pandemia, gli Istituti associati erano pronti ad accogliere gli studenti.
In relazione all’incoming degli studenti statunitensi, i cui flussi sono ripartiti con numeri importanti, le potenzialità di crescita sono esponenziali.
In attesa dei dati IIE del prossimo anno, Eduitalia ipotizza, in base all’andamento dei propri Istituti associati frequentati pre-pandemia da una media di 9.000/10.000 studenti, un incremento di studenti che si attesa intorno a un +20/30 % rispetto al periodo pre-pandemico.
“Un potenziale di crescita, quello degli studenti USA, con alcune tematiche che andranno gestite al meglio quali la reperibilità degli alloggi (problematica a oggi avvertita nelle tradizionali città di accoglienza) e la fluidità nella gestione delle domande di visto”, ha ricordato ancora Eduitalia.
“39.043 è il numero degli studenti americani che – nell’ultimo anno accademico 2018/2019 – hanno studiato sul territorio italiano. È la cifra più alta mai registrata – riporta ancora Eduitalia -. Il dato più significativo che emerge è, non solo un significativo incremento del 5,7% rispetto alle statistiche dello scorso anno, ma soprattutto la minima differenza rispetto al Regno Unito con l’Italia a un soffio dall’essere la prima meta di destinazione di studio mondiale degli studenti a stelle e strisce. Mentre nel passato il distacco tra Italia e Regno Unito è sempre stato espresso in migliaia di studenti (lo scorso anno 2.458 studenti in più), quest’anno il divario è minimo in quanto il Regno Unito registra 39.358 studenti con una perdita dell’0,1% rispetto alle statistiche 2019”.
La differenza è di soli 315 studenti rispetto all’Italia che, con i suoi 39.043 studenti, ha accolto l’11,2% dei 306.141 statunitensi che, nel 2018-2019, si sono recati all’estero per studiare

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Redazione
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