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Terremoto: aiuti dall’Italia/ Tajani a colloquio con Mattarella
ROMA – Sale ogni giorno il bilancio delle vittime del sisma che lo scorso 6 febbraio ha colpito il sud della Turchia e il nord della Siria. Secondo le fonti ufficiali i morti sarebbero più di 16.000, mentre i feriti quasi 63.000.
Ancora nessuna notizia di Angelo Zen, l’imprenditore veneto che lunedì si trovava nelle zone del sisma. Secondo quanto riportato ieri dal Ministro degli esteri Antonio Tajani sarebbe dispersa anche una famiglia italiana di origine siriana, composta da tre adulti e tre minori.
Di questo e degli aiuti italiani, il Ministro ha parlato ieri anche con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha voluto informarsi sulle iniziative di solidarietà che l’Italia sta mettendo in campo per i soccorsi e gli aiuti nei confronti delle popolazioni turca e siriana.
Aiuti che vedono in prima linea le squadre USAR (Urban Search And Rescue) dei Vigili del fuoco che ieri, dopo nove ore di intervento, sono riuscite a salvare un ragazzo di ventitré anni bloccato tra le macerie di una palazzina di quattro piani crollata ad Antiochia. Un intervento estremamente complicato, riporta il Corpo dei Vigili del fuoco, durante il quale sono state numerose le scosse di assestamento.
Poco dopo, i vigili del fuoco USAR provenienti dalla Toscana e dal Lazio sono riusciti a salvare un altro giovane sepolto sotto le macerie di una palazzina.
“Allo stato attuale, in base alle informazioni fornite, le squadre USAR dei Vigili del fuoco italiani in Turchia sono riusciti a salvare due ragazzi in due distinte operazioni di soccorso ad Antiochia e stanno lavorando per trarre in salvo altre persone”, le parole della Premier Giorgia Meloni. “Voglio far pervenire un incoraggiamento e un ringraziamento sentito ai nostri generosi connazionali che stanno concretamente portando aiuto alle popolazioni colpite da questo apocalittico terremoto, con la loro specifica professionalità nella ricerca e nel soccorso in contesti cittadini”.
Il team del Servizio Nazionale della Protezione Civile arrivato in Turchia è da ieri pienamente operativo.Ad Antiochia, nell’area del campo sportivo Hatay Stadium, è stata allestita la base operativa italiana, insieme a quelle delle squadre inviate dagli altri Paesi dell’Unione Europea.
Ieri sono iniziate anche le operazioni per l’invio di nuovi aiuti – materiali, mezzi e personale – alla Turchia. Sarà la nave San Marco, messa a disposizione dalla Marina Militare, a curarne il trasporto dal porto di Brindisi. In particolare, oltre a materiale sanitario, lenzuola, coperte etc., verrà inviato nei luoghi colpiti un importante ospedale da campo EMT2 della Regione Piemonte, a supporto delle strutture ospedaliere locali gravemente danneggiate. La partenza della nave è prevista per domani, 10 febbraio, e arriverà in Turchia 5 giorni dopo.
“Ancora una volta, in un drammatico scenario emergenziale, gli operatori del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco stanno offrendo il loro aiuto alla popolazione turca gravemente colpita dal terremoto, nel tentativo di porre in salvo le persone che ancora sono sotto le macerie. La loro capacità di coniugare professionalità tecnica e sacrificio a un tratto di umanità e di solidarietà caratterizzano un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, e lo straordinario impegno profuso in queste ore nei territori devastati dal sisma ne è la più chiara testimonianza”, ha dichiarato il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi. “A tutti i vigili impegnati nelle difficili operazioni di soccorso va il mio sostegno e il mio ringraziamento. Rappresentate la generosità del nostro Paese che è sempre pronto a correre in aiuto di chi è in difficoltà”. (aise)