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Una opinione sulla riforma carriere.
Litaliano si sforza di dare informazioni cosa che gli inutilini inutilini che ci rappresentano non sanno fare, non sanno che succede. Siamo chiamati a conoscere e poi votare in conseguenza su due riforme Premierato e separazione carriere della magistratura. Perché si arriverá al referendum…😆
E nessuno sa niente.
Fatti e bugie
La cosiddetta riforma della giustizia viene accompagnata da una eccellente strategia comunicativa, fatta di efficaci slogan.
Si tratta però di bugie, che ingannano i cittadini.
1. La riforma della giustizia non è dettata da necessità ma da desiderio di vendetta: non ha infatti altro scopo che eliminare l’autonomia della magistratura, così che la politica possa più facilmente addomesticarla. Non viene raccontato ai cittadini che gli sarà tolto un bene fondamentale: una giustizia indipendente ed autonoma. Definirla “una riforma giusta” è una truffa delle etichette .
2. La separazione delle carriere non addomestica solo i Pubblici Ministeri ma anche i Giudici: i due distinti Consigli Superiori della Magistratura saranno composti da togati sorteggiati e da membri laici scelti. In altri termini la politica designerà i suoi rappresentanti, i magistrati dovranno affidarsi alla sorte per avere dei rappresentanti capaci. In questo modo, la politica potrà condizionare tutte le decisioni che riguardano i magistrati. Non viene raccontato ai cittadini che si troveranno davanti a magistrati intimoriti, che per non subire ripercussioni sulla loro carriera saranno tentati di adottare la decisione più facile anziché quella più giusta.
3. La separazione delle carriere non nasce da una necessità ma da una ossessione: il ruolo del Pubblico Ministero nel processo penale, ma il Pubblico Ministero ha un ruolo importante anche nel processo civile nei procedimenti in materia di famiglia e diritti civili . Non viene raccontato ai cittadini che, quando sarà stato assoggettato al Governo, il Pubblico Ministero rappresenterà nel processo la politica del governo di turno, con buona pace dei cittadini che si rivolgono al giudice civile per vedere riconoscere i loro diritti.
4. La separazione delle carriere non produrrà efficienza e non renderà più veloci i processi. La buttano sui massimi principii ma la verità è che noi continueremo ad arrabattarci con insufficienti risorse, insufficienti mezzi e poco personale. Non viene raccontato ai cittadini che i problemi nei quali oggi si imbattono quando entrano in tribunale non saranno risolti. Definirla “una riforma necessaria “ è una truffa delle etichette.
5. La separazione delle carriere non renderà i processi più giusti, per la semplice ragione che già oggi non potrebbero esserlo di più. Al contrario, la separazione delle carriere è pericolosa, perché il Pubblico Ministero, una volta assoggettato al Governo, diventerà un super sbirro che punta solo avere condanne e arresti. Non viene raccontato ai cittadini che gli viene tolto un bene fondamentale: un Pubblico Ministero che, come accade oggi, sia libero di liberare l’arrestato, archiviare, chiedere l’assoluzione.
Sai che cosa succede e vuoi dire con cognizione di causa la tua?
Scrivi al direttore tulliozembo@gmail.com