Continua a seguirci su NanoTV per rimanere aggiornato sulle notizie dall'Italia!
Una sentenza politica contro le province argentine e impossibile da rispettare
Riportiamo comunicato stampa della presidenza della repubblica argentina accompagnato da vari governatori di PROVINCIE Argentina. Si apre un altro duro fronte dilotta , come per la decicione di condanna della Vice presdiente ARGENTINA Cristina Fernandez. Attualmente in carica. “”
Testo integrale “Attualmente, secondo la Legge 27.606 in vigore e approvata dal Congresso Nazionale nel 2020, la Città di Buenos Aires riceve, come dal 2002, l’equivalente dell’1,4% del totale dei fondi compartecipanti e, inoltre, l’importo equivalente al costo operativo della polizia della città di Buenos Aires che le è stata trasferita nel 2016.
Con sentenza inedita, incongrua e inapplicabile, la Suprema Corte di Giustizia dello Stato, senza giustificare il modo in cui è costruito tale importo, decide di elevare tale percentuale al 2,95; cioè concede alla Città di Buenos Aires più di 180 miliardi di pesos in aggiunta a quanto già riceve.
Sostiene inoltre, in modo insolito, che il trasferimento di questi importi milionari alla CABA non riguarda le province argentine. Questo è completamente falso: queste risorse verrebbero dal bilancio nazionale, che viene eseguito nelle politiche pubbliche, in tutta la Nazione.
Insomma, con una sentenza politica, in vista dell’anno elettorale, la Corte Suprema intende sottrarre risorse a tutte le province per darle al capo del governo della CABA. Questa misura è, allo stato attuale, impossibile da rispettare, poiché il Congresso nazionale ha approvato con legge il bilancio 2023 senza prevedere a tal fine il credito di bilancio.
Ciò premesso, il Presidente della Nazione ha deciso di incaricare gli organi competenti dello Stato Nazionale di IMPUGNARE I MEMBRI DELLA CORTE SUPREMA e di presentare istanza di revoca “in extremis” della delibera interinale emessa.
Da parte loro, i governatori delle province di Buenos Aires, Catamarca, Chaco, Chubut, Entre Ríos, Formosa, La Pampa, La Rioja, San Juan, San Luis, Santa Cruz, Santiago del Estero, Tierra del Fuego, Tucumán, come sono direttamente interessati dalla decisione arbitraria adottata dal CSJN, incaricheranno le autorità competenti delle loro giurisdizioni affinché gli Stati provinciali richiedano di essere ritenuti parti del fascicolo, accompagnando la ricusazione dei ministri firmatari di detta misura cautelare. e di chiedere la revoca “in extremis” dello stesso.
Alberto Fernández
Presidente della Nazione
Seguono firme goverantori ribelli alla Sentenza Corte suprema
Prov. de Buenos Aires, Axel Kicillof
Prov. de Catamarca, Raul Jalil
Prov. de Chaco, Jorge Capitanich
Prov. de Chubut, Mariano Arcioni
Prov. de Entre Ríos, Gustavo Bordet
Prov. de Formosa, Gildo Insfrán
Prov. de La Pampa, Sergio Ziliotto
Prov. de La Rioja, Ricardo Quintela
Prov. de San Juan, Sergio Uñac
Prov. de San Luis, Alberto Rodríguez Saá
Prov. de Santa Cruz, Alicia Kirchner
Prov. de Santiago del Estero, Gerardo Zamora
Prov. de Tierra del Fuego, Gustavo Melella
Prov. de Tucumán, Osvaldo Jaldo